Palazzo Ducale di Mantova, concluso il restauro della Sala di Manto
Dopo quasi un anno di interventi, la splendida Sala di Manto, uno degli ambienti più vasti e monumentali del percorso di visita del Palazzo Ducale, riapre al pubblico dopo un restauro che ha restituito al suo splendore originario questo straordinario spazio.
La progettazione e la decorazione della sala sono state affidate al prefetto delle fabbriche Giovanni Battista Bertani, e i lavori iniziarono verso il 1572, su impulso del duca Guglielmo. L’architetto operò su strutture preesistenti, dando vita a uno degli ambienti più imponenti del Palazzo, un salone che misura 11,3 x 27,2 metri, per una superficie totale che supera i 300 metri quadrati. Questo spazio, un tempo destinato a funzioni rappresentative, è oggi uno dei principali esempi di arte e architettura rinascimentale a Mantova.
Sala di Manto
Il nome della sala, in perfetta coerenza con il suo programma decorativo, si ricollega al mito della fondazione di Mantova, così come narrato dal poeta latino Virgilio. Secondo la leggenda, la profetessa Manto, figlia dell'indovino greco Tiresia, fuggì da Tebe e, dopo un lungo peregrinare, si stabilì in una zona paludosa. Fu in quel luogo che suo figlio Ocno fondò una città, chiamandola Mantua in onore della madre. Le magnifiche scene rappresentate nei pannelli decorativi, incorniciate da eleganti lesene, illustrano proprio la fondazione della città e sono attribuite al pittore Lorenzo Costa il Giovane, il quale le realizzò utilizzando la tecnica del dipinto murale a olio, che conferisce loro un'armonia e una profondità straordinarie.
Recentemente, grazie al generoso contributo della Fondazione Comunità Mantovana, il Museo di Palazzo Ducale ha acquisito un raro disegno preparatorio per queste decorazioni, un'importante testimonianza del processo creativo che ha preceduto l'opera finale.
Fino a poco tempo fa, la Sala di Manto era accessibile solo parzialmente, o veniva attraversata attraverso un tunnel che permetteva di collegare lo scalone di Enea all’Appartamento di Troia. Oggi, grazie al restauro, il salone è di nuovo completamente fruibile, consentendo di ammirare la sua grandezza e la sua bellezza in tutta la sua imponenza. L’intervento proseguirà negli altri ambienti dell’Appartamento Grande di Castello, inclusi lo scalone di Enea, continuando a valorizzare l’arte e l’architettura di questo straordinario complesso. Le principali opere di restauro hanno riguardato il soffitto a cassettoni, ampiamente decorato, e le raffinate decorazioni a stucco che adornano le pareti della sala, riportando alla luce la magnificenza del passato.