Scegliere lo stile di un ristorante
Foto: Barrio 47 - New York - Bluarch
L’interior design può trarre ispirazione dalle filosofie culinarie di un ristorante?
Oppure dal genius di un locale notturno?
L’interrogativo solletica interesse, ma meglio non lasciarsi trasportare dalla curiosità e creare parallelismi forzati.
Le scelte enogastronomiche o il format di un locale possono cambiare rapidamente, come la loro gestione, mentre l’interior design no, in special modo nel mercato italiano.
Ma come scegliere lo stile di un locale? Dovremo semplicemente seguire il tipo di business al quale si vuole dare vita, i gusti dell’architetto o la moda del momento? O ancora, fidarsi semplicemente dei propri gusti personali?
Come sempre quando si parla di scelte imprenditoriali e di interior design, diffidare delle risposte univoche.
Verrebbe da dire: tutte e quattro le opzioni!
Però, è bene scomporre il problema ed iniziare con un assunto: non c’è progetto senza cliente (con proprie esigenze, aspirazioni, etc), ma nemmeno senza architetto.
Quando questa accoppiata funziona, si possono mettere in ordine tutti gli input (a volte contrastanti) che costituiscono i dati di partenza del ragionamento.
Più specificamente, vanno messe a fuoco le sensazioni che il che vogliamo generare nel cliente con il nostro lavoro: l’esperienza creata attraverso il cibo in un locale di cucina sperimentale andrà accompagnata da una location altrettanto avanguardista, come un lounge bar per uomini d’affari avrà bisogno del giusto livello di formalità, dalla disposizione della luce alla postura delle sedute.
Si tratta di combinare quello che serve, quello che ci piace e quello che funziona.
Importante è ottenere le due colonne che identificano il successo:
Visione
Unicità
Le due, di per sè, fanno stile, e con stile bisogna educare le manifestazioni esteriori della nostra interiorità.